Formulato speciale per la protezione di mobili antichi, sculture lignee, cornici, arcarecci, travature, pavimenti in parquet.
- Inodore ed incolore.
- Lunghissima permanenza ed efficacia nel legno (10 anni min).
- Non sviluppa gas nocivi né provoca allergie per l’operatore.
- Non corrosivo per metalli o leghe.
- Non danneggia la lucidatura a cera o a gommalacca.
- Non lascia alcuna untuosità o residui.
- Rende il legno idrorepellente e lo difende dall’umidità; non permette il “ritiro” in clima secco.
- Può essere mescolato all’olio paglierino.
- Non aggredisce colle e vernici.
- Non rimuove dorature e non intacca le pitture a tempera o a guazzo.
- Non altera i rivestimenti di stoffe antiche o di carta.
- Salvaguarda il legno da funghi, alghe o batteri.
- Crea un ‘azione antitrofica (rende il legno non alimentare per gli insetti).
- Il legno è riverniciabile dopo 12-24 ore (secondo la temperatura ambiente).
- In 24 ore per capillarità penetra nel legno anche per 50 cm (sic).
- Tensione superficiale a 25°C: Capillary Tube = 23,2.
- Non ha effetti oncogenetici come il DDT (cancerogenicità).
- Permette d’operare a temperature -25 + 50 °C.
- Non è considerato dalle Norme CEE un prodotto infiammabile.
- Non si degrada alla luce.
- Non contiene prodotti cancerogeni come endosulfano, lindano o DDT.
- Sostanze attive: Permethrine – Rapp. Isomerico: CisTrans25/75 – N°CAS 52645-53-1.
DISINFESTAZIONE DEL TARLO DEL LEGNO
La disinfestazione del legno dagli insetti xilofagi
(capricorno delle case, tarlo, lyctus, formica del legno, termite,
ecc.), sia in forma curativa che in forma preventiva, può essere
effettuata con varie modalità: a pennello, a spruzzo, a immersione, ad
inoculazione, ad impregnazione e sottovuoto.

SPENNELLATURA – È il sistema più
semplice e meno costoso, ma richiede notevole tempo e molta cura da
parte dell’operatore; non sempre i risultati sono eccellenti perché è
difficile con il pennello far penetrare il disinfestante nelle
fessurazioni da “ritiro” ed anche perché la forte evaporabilità e
tensione superficiale propria di quasi tutti gli antitarlo oggi in
commercio che veicolano l’insetticida rendono minima la quantità di
principio attivo assorbita dal legno.
SPRUZZATURA – Secondo la
grandezza delle particelle liquide prodotte, si hanno i trattamenti a
polverizzazione e quelli ad atomizzazione o nebulizzazione. Mentre la
prima limita l’azione alla superficie raggiungibile dal getto, la
nebulizzazione consente una penetrazione leggermente superiore con
risultati quindi migliori, ma, secondo noi, non sufficienti.
IMMERSIONE – Breve:
Una durata d’immersione limitata a pochi minuti può essere
convenientemente applicata a materiali segati, la cui umidità sia al di
sotto del 25% e di spessori inferiori ai 27 mm. Per spessori superiori i
tempi vanno aumentati di conseguenza. Prolungata:
È il trattamento di disinfestazione prevalentemente impiegato facendo
ricorso ad insetticidi salini idrosolubili nel caso di legni poco
stagionati e cioè con umidità al 35%.
IMPREGNAZIONE – Ciò si può
ottenere sia con perforazioni e conseguente sistemazione di apposita
cartucce, sia iniettando delle sostanze antisettiche nel legno per mezzo
di speciali dispositivi. Quest’ultimo è il sistema più efficace.